NON SI BUTTA VIA NIENTE

INCREDIBILE...BANANA






Tutti conosciamo gli aspetti più che positivi di questo super frutto: ricca di potassio  (contiene il 20% del fabbisogno giornaliero) e di vitamine del gruppo B, ideale per uno spuntino di metà mattino o pomeriggio, sostituisce il latte e le uova in mote preparazioni rendendole ideali per chi è intollerante a questi due alimenti  oltre ad essere veramente buona, ma forse in pochi  sanno quale aiuto può darci gusto gustoso frutto...una volta mangiato e cioè grazie alla sua buccia!




Il potassio, oltre che nella polpa, è presente nella buccia: tagliata a listerelle e messa nella terra delle nostre piante , sia d'appartamento che all'aperto, aiuterà a rivitalizzare la pianta arricchendo il terreno.

Fertilizzante a costo zero





Una soluzione economica ed ecologica per la pulizia dell'argenteria: basta strofinare la buccia sulla superficie da pulire, passare un panno umido ed asciugare con un panno morbido.







La buccia pulisce e lucida perfettamente le scarpe in pelle eliminando anche le macchie. 

(Foto www.menuwithnutrion.com)






Risulta essere una preziosa alleata anche per la nostra bellezza: frullando una buccia precedentemente immersa in un bicchiere d'acqua si ottiene una maschera per i capelli utile per nutrirli e renderli più luminosi.

Può sostituire il dentifricio se la passiamo delicatamente sui denti.


( Foto  www.menuwithnutrion.com)


Un'altra maschera, questa volta per il viso, si ottiene frullando una buccia di banana con dello yogurt magro ed una goccia di miele per ottenere una crema antirughe fai-da-te  oppure basta tagliarla e lasciarla sul viso per venti minuti le numerose sostanze contenute nella buccia agiranno applicazione dopo applicazione.


(Foto  www.menuwithnutrion.com)



La buccia è un efficace rimedio se siamo stati punti da un insetto: un pezzettino posta sulla puntura attenua il prurito fino alla completa eliminazione, riducendo l'irritazione. E sempre riguardo gli insetti le bucce sono alla base di una trappola molto utile se abbiamo in casa animali domestici: in un recipiente di plastica con il tappo mettere le bucce tagliate a striscioline con dell'aceto di mele. Praticare dei fori al tappo abbastanza grandi da far passere gli insetti. Agitare il composto in modo da far sprigionare il profumo. Gli insetti catturati dall'aroma dolciastro entreranno nel contenitore...definitivamente!

(Foto oregonstate.edu)


















NON SI BUTTA VIA NIENTE

Sin da bambina sono cresciuta con il culto di non buttare via nulla: dai vestiti riadattati perché non andavano più bene, alle scatole che potevano servire, ovviamente al cibo che non si doveva sprecare!
Fino a poco tempo fa sembravano concetti ormai obsoleti, ammuffiti e che suscitavano risolini poco educati da parte dei più giovani ( e non solo!), ma ora con il periodo difficile che stiamo passando …ecco… si rispolverano tutti quegli accorgimenti che ci aiutavano a risparmiare soldi e a non sciupare nulla. I programmi televisivi in questo periodo fanno a gara a proporre soluzioni di riciclo per l’arredamento, per l’abbigliamento, per la pulizia ed ovviamente per la cucina.

Come dicevo, io ho sempre fatto così…per me è la normalità, non perché ho “ il braccino corto”, ma perché detesto sciupare in generale e, con i soldi risparmiati, mi concedo dei piccoli lussi.
Vorrei, quindi, condividere alcuni accorgimenti utili.



I FONDI DEL CAFFE'







Noi Italiani, è risaputo,  amiamo  molto il caffè e di conseguenza ne beviamo tanto.
Tanti caffè...tanti fondi. Forse molti di voi non sanno che, dopo aver gustato la " bevanda del diavolo" abbiamo a disposizione una grande risorsa utile in moltissimi casi.





Infatti  questo prodotto di scarto ci aiuta a risolvere tante problematiche così diverse fra loro ed a costo zero!


Possiamo utilizzarli come insetticida naturale perché la loro composizione acida ha un'azione repellente c onero formiche e lumache. Basta distribuire dei fondi all'esterno delle porte e delle finestre: non sarà estetico da vedere, ma basteranno pochi giorni per risolvere il problema e rimuovere la polvere.






Durante l'estate possiamo evitare di essere punti dalle zanzare quando mangiamo all'aperto facendo bruciare dei fondi. Poniamoli in un piattino ed accendiamoli. Il fumo aromatizzato non è gradito dai fastidiosi insetti.





Ottimo per pulire gli scarichi dei lavandini: dopo aver riempito la piletta versare lentamente acqua calda e poi ancora solo acqua sempre calda.







Sono un portento per eliminare i forti odori di aglio, cipolla e pesce sulle mani. Basta strofinare la polvere dei fondi sulle mani come se fosse un sapone e poi lavare normalmente.




E sempre in tema di odori che dire di quelli che si formano in frigorifero? Sistemate un vasetto di plastica ( quello dello yogurt, per esempio) pieno di fondi nell'ultimo ripiano in basso del vostro frigo: gli odori verranno assorbiti e quindi eliminati.










Usateli come concime e fertilizzante:  sono ricchi di sostanze nutrienti  per la terra  come magnesio, azoto e potassio. Potete scioglierli nell'acqua e poi innaffiare oppure metterli direttamente sulla terra in modo che verranno assorbiti poco alla volta.








Dopo aver pensato alla casa dedichiamoci alla nostra bellezza: i fondi di caffè sono un preziosi alleati.
Si inizia con uno scrub per togliere le cellule morte del viso e del corpo, rendendo la pelle più morbida e farla respirare meglio. Preparate una cretina con fondi di caffè e olio d'oliva e massaggiate delicatamente sciacquando  con abbondante acqua.






Con gli stessi ingredienti, ma utilizzati in modo diverso, ecco un preparato per combattere l'odiata cellulite. 







Occorre scaldare  ( poco) i fondi al microonde: attenzione perché se sono troppo caldi rischiamo di scottarci ed unire 2 cucchiai di olio d'oliva. Stendere l'impasto sulle parti da trattare ed avvolgerle con la pellicola trasparente. Lasciare agire per un quarto d'ora (approfittatene per riposarvi magari  bevendo  una buona  tisana). Trascorso il tempo eliminare il bendaggio di plastica e sciacquare con acqua tiepida. 


Si può ripetere 2/3  volte alla settimana. E' la caffeina contenuta nei fondi che aiuta a ridurre le cellule adipose sottocutanee migliorando il flusso sanguineo che aiuterà ad espellere le tossine. Sempre la caffeina è un naturale diuretico utile quindi nell'eliminazione delle tossine.


La bellissima Halle Berry  adopera con regolarità i fondi di caffè  per tenere lontano la cellulite dal suo splendido corpo.







Questo suggerimento serve per avere riflessi lucenti, ma è rivolto solo a chi ha capelli castani: applicare i fondi sui capelli bagnati, subito dopo lo shampoo ,  lasciarli agire per 10 minuti e risciacquare accuratamente.






Allora,  cosa dite...ci facciamo un altro caffè?











venerdì 13 febbraio 2015


NON SI BUTTA VIA NIENTE:    ZUCCHERO DI CANNA



Non so voi, ma a me spesso capita di dimenticare dei vasetti con lo zucchero di canna in fondo alla dispensa.
A differenza di quello semolato lo zucchero di canna si asciuga molto più facilmente tant'è che per conservarlo al meglio occorre mantenere un giusto grado di umidità.





 Per farlo inumidisco un dischetto di cotone ( quello per struccarsi...per intenderci) con acqua controllando spesso ed eventualmente inumidendolo ancora.








 Se capita, appunto, di dimenticarsi il vasetto...non c'è dischetto che tenga ed ecco che lo zucchero diventa duro e difficile da togliere dal contenitore.






Se è passato tanto tempo, poi, avrà anche perso parte del suo sapore originale e le sue proprietà, 
ma ...ugualmente non va buttato via!

Riutilizziamolo per preparare un ottimo scrub. 
In  commercio ne troviamo tantissimi, fantasiosi e colorati e spesso molto costosi.
Questo prodotto funziona sempre, è tutto naturale, è profumato e costa si decisamente meno!

Suggerisco di usare del miele vergine integrale quindi non pastorizzato perché questo trattamento termico fa perdere molte delle sostanze benefiche contenute.









Come sappiamo la funzione dello scrub è quello di rimuovere le cellule morte della pelle favorendone l' ossigenazione, agevolando il rinnovamento delle cellule e permettendo ai prodotti quotidiani  di penetrare ed agire meglio.







Lo zucchero  compierà l'azione abrasiva, mentre il miele nutrirà la pelle, la renderà più morbida e grazie alle sue proprietà antibatteriche, antivirali ed antiruggine consentirà una perfetta e profonda pulizia oltre ad attenuare l'inevitabile attrito.








Preparare questo scrub è facilissimo: basta miscelare la stessa quantità di zucchero "dimenticato" e di miele, mescolando bene i due ingredienti.














...non vi viene voglia di mangiarlo?



























Conservare lo scrub in un vasetto che possa essere chiuso ermeticamente ( teme l'aria) e a temperatura ambiente.










Dopo aver lavato la parte da  trattare accuratamente applicare una piccola parte di prodotto sulla pelle umida e massaggiare delicatamente con movimenti circolari e,  anche se sono prodotti naturali , evitare la delicata zona degli occhi.
Sciacquare con abbondante acqua ed asciugare picchiettando con un panno morbido.



E' ottimo per le labbra: dopo questo trattamento le labbra sono più idratate e quindi morbide, spariscono quelle piccole ed antiestetiche rughette ed il rossetto dura  più a lungo.












Oltre per il vostro uso personale questo scrub può diventare un particolare ed utile regalo per le vostre amiche.





Ecco il mio scrub pronto per essere usato














I LIMONI SECCHI 

Mi è capitato, più volte, di aver dimenticato dei limoni nella mia cesta della frutta e quando sono andata a "recuperarli" erano diventati ormai secchi ed asciutti.





I primi tempi li buttavo via, con grande rammarico, ma poi ho imparato a recuperare anche loro tant'è che, quando mi capita nuovamente, li conservo per averli sempre a portata di mano.


Dal libretto d'istruzioni del forno a microonde ho scoperto che pochi secondi nel forno riescono, come per magia, a farli gonfiare e a restituire il succo perso con l'essiccazione. Due accorgimenti: il primo, la permanenza prolungata nel forno provoca uno o più forni sulla buccia e da qui il succo esce con una certa violenza;secondo, se riuscite ad evitarlo, quando togliete l'agrume dal forno prestate attenzione quando, con la punta del coltello, inciderete la buccia perché la reazione sarà la stessa.





Il succo ottenuto più essere utilizzato per i consueti usi in cucina, ma se il sapore del succo dovesse essere troppo forte si può usare per acidulare l'acqua durante la pulitura di carciofi e cardi affinché non anneriscano.

















Dopo aver pulito il pesce sia il succo che la buccia dei limoni "rigenerati" sono utilissimi per pulire e deodorare mani e coltelli.

















Sempre con il succo si puliscono perfettamente i contenitori di plastica in cucina, che tornano sgrassati e senza quegli odori persistenti che rimangono catturati dalla plastica stessa, lasciandoli piacevolmente profumati.






Insieme al bicarbonato forma una crema pulente per le parti più difficili  sia del bagno sia della cucina.






E dopo, è proprio il caso di dirlo, spremuti per bene, sono ancora utili, come abbiamo già visto, nella lavastoviglie per sgrassare e deodorare  le stoviglie e la stessa macchina.





Beh...non male per un frutto secco, no?






SALMONE A ....360°


Io amo molto il salmone e lo mangio in tutti i modi: crudo, al forno, al vapore, scottato in padella. 
Oltre ad essere gustoso il suo è un grasso buono perché contiene i famosi Omega 3 che tanto fanno bene all'organismo. 







Pur avendo un costo molto contenuto, rispetto ad altri pesci, è sempre molto conveniente acquistarlo intero perché il prezzo si dimezza letteralmente rispetto alle confezioni già porzionate .
Penso che già qualcuno di voi osserverà che un salmone intero...è bello grande: per risparmiare siamo costretti a mangiare salmone per una settimana e tutti i giorni?





Infatti il peso può variare da un minimo di 2/3 Kg ad 8 o più. Nessun problema: basta organizzarsi!
Iniziamo a porzione filetti e tranci che poi inseriremo in sacchetti per il freezer in modo da avere sempre la nostra scorta di salmone per ogni ricetta, tartare compresa.






















Con la pelle e la lisca centrale si può preparare dell'ottimo brodo di pesce ( basta aggiungere delle verdure e dei grani di pepe) . 


















Una volta pronto si filtra e si congela in barattoli per averlo sempre a portata di mano per un risotto di mare o una zuppa di pesce.






















Pur avendo fatto attenzione molta carne rimane attaccata alla lisca centrale ed  è difficile da rimuovere. Dopo aver filtrato il brodo ed eliminato le verdure, con un po' di pazienza  ( per separare la carne dalle spine) si riuscirà a recuperare tutta la carne residua che potrà





















essere utilizzata per un sugo di pesce ( da solo o unendo altre specie o anche una scatoletta di tonno) o per delle gustose crocchette  deliziose sia come secondo sia come antipasto. 






Sugo al salmone




Polpette al forno o servite con brodo





Ecco una ricetta tratta dal sito MANGIARE BENE http://www.mangiarebene.com/ricette/pesce/ricette-pesce-di-mare/crocchette-di-salmone_IDa_2850.htm 




Foto tratta  da www.mangiarebene.com


Potete trovare il salmone intero presso la grande distribuzione, un po' ingombrante ma perfettamente confezionato o richiederlo al vostro pescivendolo.


Con un unico grande salmone si può risolvere il menu di 8/10 pasti ad un costo veramente vantaggioso.






BISCOTTI ROTTI

Sarà capitato anche a voi, dopo aver mangiato l'ultimo biscotto, di trovare la biscottiera piena di briciole o piccoli pezzettini apparentemente...non mangiabili.

Quello che vi propongo oggi è il recupero di tutte queste briciole: è un lavoro che comporta solo un poco di costanza.



Oltre ai biscotti potete raccogliere le briciole di grissini o fette biscottate e riunirle tutte insieme.
Raccogliete le briciole in un vaso a chiusura ermetica o meglio ancora in una busta o barattolo con sottovuoto.



Senza che ve ne rendiate conto avrete in breve tempo la base per una gustosa cheesecake o per i cake pops, i nuovi e colorati dolcetti con lo stecco.
Ecco una CHEESECAKE ALL'ARANCIA e la CHEESECAKE DI TRISH  tratte da MANGIAREBENE.COM







Cheesecake di Trish 


Mentre questa è una semplicissima ricetta per i cake pops.
Ingredienti: 250 g di biscotti secchi sbriciolati; 150 g di burro morbido; 100 g di cacao; 300 g di zucchero a velo; 2 tuorli; aroma a piacere ( 2 cucchiai di caffè ristretto; 2 cucchiai di liquore alla vaniglia o al caffè; 2  cucchiai di marmellata all'arancia o ai lamponi; 2 cucchiai di whisky); cioccolato fondente q.b.; cioccolato bianco q.b.; granella di mandorle o nocciole o pistacchi o zuccherini colorati.
Tritate i biscotti secchi nel frullatore ( noi li abbiamo già pronti, ma si può fare una passata per uniformare la granella). 
Unire il burro sciolto, il cacao setacciato, lo zucchero, le uova e l'aroma scelto.  Formare delle palline lasciarle raffreddare in frigorifero. Per la decorazione: infilzare ogni pallina con uno stecco lungo e passarle parte nel cioccolato fondente fuso e le restanti nel cioccolato bianco fuso. Far ruotare la pallina nella decorazione scelta in modo che questa rimanga attaccata ala cioccolato. Infilzare l'altra estremità dello stecco su una base di polistirolo e lasciare asciugare.





Oppure potete preparare dei gustosi tartufi al  cioccolato: io li faccio " ad occhio" senza seguire delle dosi precise.
Sciogliete del cioccolato fondente a bagnomaria ( una tavoletta o degli avanzi che avete per casa). Riunite i biscotti tritati in una capiente ciotola: versate un bicchierino di rum o di marsala sui biscotti in modo da inumidirli ( effetto sabbia bagnata) e poi versate il cioccolato poco alla volta, mescolando bene prima di aggiungerne altro. Quando i biscotti non riusciranno più ad assorbire cioccolato ( il composto dovrà essere morbido, ma non molle). Nel caso l'impasto fosse troppo molle aggiungete qualche biscotto sbriciolato finemente. Bagnatevi le mani con dell'acqua e formate delle piccole palline. Per completare rivestitele con cacao amaro o zucchero a velo.


 Oppure potete ricoprirli completamente con del cioccolato fuso e farli asciugare su carta forno.




Visto quanti dolci si possono preparare con delle briciole?







VERDURA APPASSITA

Se per vari motivi, mi ritrovo nel cassetto del frigorifero della verdura appassita o ancor peggio con un inizio di muffa e quindi non più utilizzabile da mangiare cruda o per cucinare risolvo il problema preparando del brodo vegetale.

Rucola appassita, pomodorini e carote molli, zenzero rattrappito, parti esterne di finocchi e cipolle....

Dopo aver pulito le verdure, cercando di recuperare il possibile, metto tutte le parti appassite in una pentola capiente con spezie (alloro, cardamomo, pepe in grani) e pochissimo sale grosso.




Faccio bollire per un’ora abbondante, spengo il fuoco e lascio raffreddare.
Ottengo un ottimo brodo vegetale che conservo nel frigo e con abbondanti scorte nel freezer.


Ecco un limpido e buonissimo brodo vegetale
Lo conservo in barattoli, riciclati (eh... eh..eh..), dello yogurt : oltre ad essere pratici e non essere costati nulla, mi aiutano per individuare immediatamente la quantità quando apro il congelatore.


Sul tappo metto della carta adesiva con l’indicazione perché, con lo stesso sistema preparo anche il brodo di carene e quello di pesce, ma…questo ve lo racconto la prossima volta!

Chi ha un giardino o un terrazzo può anche pensare a riutilizzare gli scarti di verdura e frutta per realizzare dell’ottimo compost a costo zero per fertilizzare in modo completamente naturale le proprie piante.










L'ACQUA DEI FUNGHI SECCHI

I funghi secchi sono un'ottima risorsa per gustare questi profumatissimi regali dei boschi anche fuori stagione.




Basta un breve ammollo, meglio in acqua tiepida, per farli tornare carnosi e pronti per essere cucinati.





Dopo questa operazione possiamo utilizzare anche l'acqua servita per l'ammollo: in che modo?
Intensifica il sapore ed il profumo ai funghi trifolati o in umido.


Possiamo sostituirla al brodo nei risotti oppure insaporire un sugo al pomodoro regalando uno sprint in più al piatto.





Sostituendola in parte al latte aromatizza la besciamella nel torte salate, nelle lasagne e nelle vellutate di funghi.
Può essere usata anche nel minestrone di verdure.






Dopo averla opportunamente filtrata, un paio di volte ...è meglio, per eliminare i residui di terra,























possiamo suddividerla in contenitori monodose o nei nostri barattoli, ovviamente riciclati, e congelarla.


I pirottini di silicone, oltre ad essere riutilizzabili, facilitano l'estrazione dell'acqua ghiacciata



In questo modo potremo avere la nostra personale scorta profumata per ogni preparazione.






I GUSCI D'UOVO


La mia ricerca riguardante l'utilizzo di materiale che apparentemente sarebbe di scarto continua con i gusci delle uova.




Il primo esempio è quello più volte citato del compost,


Compostiera casalinga
ma se non siete pratici potete ugualmente aiutare il terreno delle vostre piante sia di casa che da giardino interrando i gusci spezzettati . Questi, ricchi di calcio, decomponendosi arricchiranno il terreno del prezioso minerale.




Sempre in giardino pezzi grossolani appoggiati sul terreno combattono lumache e vermi che spesso attaccano le coltivazioni.




Da sempre sono usati per pulire l'interno delle bottiglie di vetro: s'inseriscono i gusci e poca acqua e si tappa bene la bottiglia e poi energicamente si scuote la stessa facendo in modo che la poltiglia che si forma raggiunga tutti i punti. Si elimina il tutto e si risacca con cura e la bottiglia ritorna come nuova, pronta per essere riutilizzata.




I gusci si trasformano anche in un'ottima " sabbia" abrasiva non tossica ideale per pulire pentole molto sporche.




Possiamo ricorrere ai gusci anche per togliere le macchie di caffè e di tè dalle tazze di ceramica. In questo caso i gusci devono essere messi all'interno della tazza da pulire e ricoperti di acqua bollente e lasciati agire per tutta la notte.








La vostra vena artistica, poi, potrà sbizzarrirsi ideando dei particolarissimi collage adoperando piccoli pezzetti di guscio al posto delle tessere da colorare poi con colori a tempera o ad olio oppure inventando degli originali ( anche se un po' fragili) portafiori, centro tavola o segnaposti per le vostre cene.




Ruotando la parte rotta del guscio l'uovo risulterà intero

               


























LE CROSTE DI GRANA


La crosta nel formaggio è lo strato più esterno che si è formata con la salatura, con la maturazione e con la stufatura delle forme.


Salatura a secco cioè con il sale
E' una parte importantissima: non solo racchiude il formaggio proteggendolo da tutti gli agenti esterni, ma contribuisce in modo determinante alla formazione degli aromi, alla sua maturazione e conservazione.


Vari tipi di croste
La crosta fa " respirare" il formaggio, permette lo scambio esterno-interno di acqua e sale, permette l'ingresso - attraverso trattamenti con olio, vino, vinacce, erbe aromatiche, cenere, muffe nobili - di affinare il sapore della forma trattata.


Crosta con cenere
Gli assaggiatori di formaggi professionisti, dal solo esame visivo e tattile della crosta, possono indicare il tipo di formaggio, la sua età, i trattamenti subiti e la conservazione e se queste ultime due sono state eseguite correttamente.



Generalmente le croste non sono edibili, anche se in questo caso ci sono due scuole di pensiero: chi assolutamente non le mangia ( e neppure le assaggia) per motivi igienici: una delle funzioni, come detto, è quella dello scambio esterno-interno e quindi la crosta si trova ad essere una sorta di " filtro" per sostanze non propriamente adatte ad essere consumate a partire da un naturale strato di sporco.



 
Altri invece, ed io sono fra questi, amano mangiare o per lo meno assaggiare in fase di degustazione anche la crosta perchè questa fornisce tutta una gamma di sapori che il cuore della forma non ha.
Nelle degustazioni di formaggio, infatti, il campione è presentato con una porzione che comprende tutte le parti della forma, dalla crosta alla parte più interna.


Piatto con una degustazione di formaggi




Detto questo...cosa facciamo delle croste di formaggio grana
( Grana Padano, Bella Lodi, Trentingrana, Parmigiano Reggiano, Gran Sardo) una volta consumato tutto il prodotto?
Ovviamente...non si buttano via!



Le mie croste di formaggio prima e dopo la pulitura

 
Dopo aver raschiato con cura la parte più superficiale, normalmente quella con le scritte marchiate a fuoco, possiamo metterle nel minestrone: a fine cottura saranno morbide tanto da tagliarsi con una forchetta. Io sono sempre in guerra con il sale e quindi ne limito molto l'uso, ma mettendo una crosta di grana nel minestrone riesco ad avere un piatto saporito senza aggiunte di sale.




Lo stesso vale per il brodo di carne o vegetale.



Un ottimo snack per l'aperitivo si ottiene tagliando la crosta in piccoli pezzi e, secondo la possibilità, abbrustolirle sulla griglia, nel forno o in padella. Importante è che la fonte di calore sia sì calda, ma non troppo surriscaldata. Se si opta per la padella la crosta sarà più morbida se si coprirà con un coperchio.



Un altro caso dove...non si butta via niente!


Croste in vendita presso il mercato del sabato presso il Consorzio Agrario in Via Ripamonti a Milano

Le croste sono buonissime, non potete immaginare quanto lo siano i formaggi...











BACCELLI USATI DI VANIGLIA



La vaniglia è una delle spezie più note, usate e costose in commercio.



 
E' l'unica specie di orchidea che fornisce un frutto commestibile e delle 110 varietà esistenti solo tre sono usate per il commercio, la Tahiti, la Bourbon e la Pompona.


 

L'impollinazione di questo magnifico fiore avviene grazie la presenza di un piccolissimo moscerino ed in sua assenza deve essere fatto manualmente.
Questo è uno dei motivi dell'elevato costo della spezia, secondo solo allo zafferano.

Baccelli acerbi

Il costo è arrivato ultimamente a 30 dollari al chilogrammo che si traduce in un minimo di 3,49 ad un massimo di 5,99 euro per una coppia di baccelli venduti nei negozi.

I semi di vaniglia si estraggono incidendo il baccello per tutta la lunghezza con la punta di un coltello e raschiati con la stessa

Per questo motivo, purtroppo, la vanillina, che è un prodotto di sintesi,è sempre più utilizzata poichè il suo costo è di soli 12 dollari al chilogrammo: il costo è bassissimo di conseguenza anche nei negozi ( non vi so dire quanto, perchè non la compro da più di vent'anni) e ne occorre ancor meno rispetto alla vaniglia naturale, ma il gusto piccante, pungente in gola, forte ed amaro...non ha niente a che spartire con il sapore sicuramente più tenue, ma rotondo, dolce ed avvolgente della vaniglia naturale.


Vanillina

Dato che costa così tanto...è un vero delitto buttare via i baccelli privi dei preziosissimi semi.
Io li utilizzo in questo modo: aromatizzo il latte per nuove preparazioni. L'infusione dovrà durare un pochino di più, ma il risultato è garantito.

 
Vaniglia già utilizzata

 
Preparo un personale zucchero aromatizzato: inserisco i baccelli svuotati in un vaso di zucchero che chiudo ermeticamente ( aiutandomi anche con della pellicola per alimenti). Si può fare anche con lo zucchero a velo: costa meno ed è più buono di quello in commercio perchè spesso questo è aromatizzato con la vanillina; pur essendo zucchero ha sempre un forte retrogusto amaro.
Volendo i baccelli si possono anche macinare : avremo così uno zucchero con tanti profumatissimi puntini neri.





Preparo anche un'ottima grappa alla vaniglia lasciando in infusione i baccelli che poco alla volta cederanno colore e sapore alla grappa ( che deve essere di ottima qualità) rendendola particolarmente morbida: questo è uno dei miei regali di Natale più graditi.


 
La grappa inizia a "colorarsi" parendo dal basso, ma basta agitarla per renderla omogenea


Last but not least ecco un particolare olio alla vaniglia per condire pesce o insalate particolari. L'olio, extravergine ovviamente, dovrà essere delicato come quello ligure o del garda o Brisighella.





Olio extravergine del Garda Bresciano alla vaniglia












LIMONI SPREMUTI


Il limone è un frutto dalle mille virtù in cucina: indispensabile per la maionese e per le marinate, valido complemento alle fritture, arricchisce con il suo profumo la crema pasticcera ed ci disseta durante le giornate afose.




La parte gialla della sua scorza è ricca di olii essenziali.




Nota è anche la sua azione disinfettante: mi ricordo una volta da piccola, ero a Napoli con mio papà e mentre aspettavamo che il venditore ambulante ci preparasse una limonata, il suo aiutante puliva tutto il bordo del bicchiere con i limoni già spremuti.
L'industria dei detersivi ha fatto del limone un suo punto di forza: pulisce a fondo, sgrassa e deodora.


Moderno venditore ambulante di limonate in Costiera Amalfitana
Ripensando a questo episodio ho provato di riutilizzare i limoni spremuti. Se non abbiamo utilizzato la sua buccia precedentemente è un vero peccato buttarlo nel secchio dell'umido ( a meno che non abbiate il secchio per il compost) perchè può essere ancora utile.




Inseritelo nella lavastoviglie ed alla fine del lavaggio avrete piatti, bicchieri e posate ( e la macchina stessa) profumati e sgrassati, senza utilizzare deodoranti chimici.
Inoltre può essere utilizzato anche per un paio di lavaggio.





Nel caso abbiate adoperato numerosi limoni, metteteli nel congelatore: avrete sempre la vostra scorta di " deodorante naturale" pronta per ogni lavaggio.

La mia scorta nel freezer













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